Oggi un mio collega di Università mi diceva che si alza alle 6.00 per venire a lezione,prende un autobus per andare alla stazione,poi un 1 ora e 20 min di treno fino a Termini,poi metro e poi altri 10 min a piedi fino all’arrivo per un totale di circa 3ore di viaggio sia per l’andata che per il ritorno.
Quando ha lezione il pomeriggio alle 14.00 deve alzarsi lo stesso alle 6.00 perché dal suo paese non ci sono altri treni nella mattinata,però mi ha detto che per il ritorno è “fortunato” perché ci sono treni quasi ogni ora.
La sera quando arriva a casa deve preparare la cena per la sua famiglia,lui si sente in dovere di farlo perché i suoi genitori lavorano fino alle 22.00,subito dopo di corsa a letto per ovvi motivi.
A tal proposito mi diceva che ormai si è dimenticato cosa vuol dire andare a dormire a mezzanotte perché come potete ben capire diventerebbe improponibile l’indomani affrontare 6 ore di viaggio,stare attento a lezione e magari studiare nelle pause e nei buchi della giornata.
Tutto questo perché non ha la disponibilità economica per affittare un posto letto a Roma perché gli affitti sono molto elevati e perché l’università STATALE garantisce pochi posti letto e poche borse di studio, dell’ordine di qualche centinaia, a fronte di migliaia di studenti,che,lasciatemelo dire,magari si aggiudicheranno i figli di grandi evasori fiscali.
Lui ha un sogno: laurearsi alla magistrale con un voto maggiore di 100/110 perché è solo così che potrebbe avere la possibilità di entrare a far parte di una piccola azienda che adotta questa politica.
Ecco perché oggi mi sono sentito in colpa e mi sono vergognato.
Mi sono sentito in colpa per tutte quelle volte che mi sono lamentato pensando di fare “sacrifici” nella mia vita per raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato.
Mi sono vergognato per lo Stato che non aiuta chi ha bisogno e mi sono vergognato per quelle persone o quei politici che ci chiamano “Banboccioni”, ”Mammoni”, ”Fannulloni” e che si riempiono la bocca con la meritocrazia, come se veramente contasse qualcosa.
In realtà questi miei sentimenti si sono tramutati in Rabbia perché tocchi con mano l’ingiustizia sociale che nel nostro paese è sempre davanti ai nostri occhi.
Ecco perché ho aperto questo mio blog, perché penso che scrivere sia un ottimo strumento di sfogo.
Alcuni di voi forse penseranno o troveranno quello che ho scritto banale perché ci sono persone che stanno peggio e perché ci sono persone che devono fare molti più sacrifici anche solo per sopravvivere.
Io,invece, penso che questo mio post non sia banale perché sono le persone come il mio collega che rendono migliore la nostra società e penso ce ne siano tante in Italia.
"Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista"
